Emergenze in odontoiatria
Perché è importante la rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) –
Ogni anno nei paesi occidentali 1 persona su 1000 muore di morte cardiaca improvvisa. In Italia si stima che siano circa 60.000 le persone colpite: uno dei pochi studi effettuati, condotto su una popolazione della Brianza (studio MONICA), rileva che la morte improvvisa costituisce il 7,1% della mortalità globale ed il 50% delle morti secondarie a cardiopatia ischemica. Di queste circa il 91,7% avviene in fase preospedaliera, evidenziando in modo drammatico le mancanze dei sistemi di soccorso. Uno studio prospettico effettuato in Friuli-Venezia-Giulia (studio FACS) ha dato un’incidenza di 0,95/1000/anno, stima che pur essendo stata calcolata su una popolazione esigua, risulta affidabile per l’accuratezza della metodologia di indagine. La percentuale di sopravvivenza rilevata da questo studio è stata soltanto del 2%, vale a dire che su 60.000 persone colpite da arresto cardiocircolatorio, in Italia ne sopravvivono 1.200, ne muoiono 58.000 per l’impossibilità del sistema d’emergenza territoriale di arrivare sempre in tempo utile.
Dal punto di vista scientifico l’utilizzo precoce di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) consente di aumentare in modo significativo la sopravvivenza nei soggetti colpiti da questo evento: il passaggio attraverso il cuore di una scarica elettrica può consentire il recupero di un ritmo cardiaco normale, a condizione che l’intervento venga eseguito entro 5 minuti. In situazione di emergenza il tempo è fattore fondamentale e occorre sempre considerare i tempi di soccorso dei mezzi sanitari, qualunque essi siano, e la distanza tra il luogo dell’evento e l’ospedale. È noto che ogni minuto di ritardo nel mettere in atto la manovra di defibrillazione riduce del 10% le possibilità di sopravvivenza; se al cervello non giunge ossigeno per 10 minuti le cellule cerebrali sono gravemente danneggiate o lesionate in modo irreversibile.
Fonte TECNO-GAZ CAMPUS (pag. 137)
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