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Intervista a Francesco Comelli, AD Komet Italia

 

Francesco Comelli, AD Komet Italia SrL

Francesco Comelli, AD Komet Italia SrL

Komet è l’azienda leader di strumenti rotanti, da sempre distintasi sul mercato per l’alta qualità e continua innovazione. Dental Styling è nata venti anni fa diventando concessionario Komet, a soli cinque anni dalla creazione di Komet Italia, dunque crescendo e vivendo insieme i cambiamenti del settore.
Ce li racconta Francesco Comelli, Amministratore Delegato di Komet Italia SrL.

La Sua esperienza con Komet inizia come product manager. Quale prodotto più di ogni altro l’ha entusiasmata e perché? 

“Nel lontano 1984 ero stato assunto dalla KOMET come specialista di prodotto e in seguito sono diventato Product Manager e ho sempre curato la comunicazione sul prodotto sia per la nostra forza vendita, sia per i nostri clienti finali: odontoiatri e odontotecnici. Dal contatto con vari professionisti sono nati kit o prodotti nuovi, alcuni dei quali hanno avuto un discreto successo. L’entusiasmo ti viene quando vedi che il professionista dal quale hai ricevuto un input per lo sviluppo di una nuova soluzione o di un nuovo prodotto è convinto come me di star facendo qualcosa di importante e di creativo che può migliorare – nel suo piccolo – il livello qualitativo del lavoro odontoiatrico o odontotecnico.

Penso alle frese a chamfer modificato e alle punte soniche sec. il Dr. Massironi, che hanno impresso una forte spinta al mondo della protesi italiana. Sempre rimanendo nel campo della protesi ecco i kit del Dr. Fradeani e Castellani, oppure i kit per la preparazione di tipo verticale secondo il Dr.  Loi oppure ancora secondo  Bruna/Fabianelli.
Penso agli strumenti manuali sec. l’odontotecnico Maurizio Battiston, dove la parte operativa dello strumento manuale per la modellazione della cera era perfettamente congruente alle frese che avrebbero lavorato sul metallo ottenuto dalla fusione della cera.
Per finire ai giorni nostri con tutta la serie di punte soniche sec. il Dr. Agabiti, mente fertile, capace di spaziare a tutto campo dalla conservativa alla chirurgia con le sue proposte di prodotti nuovi.

Insomma, grazie al cielo, ci sono tanti prodotti a cui mi sono entusiasmato; alla base di tutto – lo ripeto – c’è sempre il rapporto umano con il professionista dal quale sono nate idee e proposte. Anche le idee che poi non hanno incontrato un forte successo commerciale sono tuttora idee entusiasmanti. Anche perché spesso sono state sviluppate delle soluzioni per il mercato italiano che probabilmente erano in anticipo sui tempi e questo non aiuta la comprensione del prodotto. Un prodotto nato troppo in anticipo rispetto alle esigenze momentanee del mercato spesso perde interesse.”

Komet Italia, o meglio Lei in persona, è stata la prima a credere nella tecnologia sonica e ad inserirla nel portfolio prodotti Komet accanto agli strumenti rotanti. A 10 anni dalla sua introduzione sul mercato italiano, cosa sta succedendo con gli strumenti sonici in Italia e nel mondo?

 

“Da quello che mi dicono i colleghi stranieri della KOMET anche all’estero l’idea delle punte soniche prende sempre più piede. La particolare versatilità delle punte soniche rispetto alle ultrasoniche farà sì che ci saranno sempre più punte soniche a disposizione del professionista. Purtroppo manca ancora una conoscenza diffusa dei principi degli azionamenti sonico vs ultrasonico. Si tratta di un processo che richiede di essere assimilato con pazienza. Sono contento di aver dato il via in casa KOMET a questo processo; stiamo già iniziando a produrre altre punte per i prossimi mesi.

Le punte soniche non sostituiranno mai le frese, ma completeranno il lavoro di asportazione iniziato da queste. La precisione di lavoro, l’ottima visuale e maneggevolezza, il comfort per il paziente, la formidabile versatilità sono solo alcuni dei vantaggi rispetto agli strumenti rotanti. L’odontoiatria di buon livello qualitativo non può più prescindere dalle punte oscillanti e in particolare da quelle azionate per via sonica. Dal punto di vista ergonomico e del contenimento dei costi, la soluzione sonica consente di effettuare veramente qualsiasi tipo di preparazione: dalla profilassi fino alla split crest! Le punte ultrasoniche invece hanno dei limiti intrinseci. KOMET però produrrà punte di tutti i tipi, anche ultrasoniche, per rispondere alle abitudini del mercato.”

Dal 2002 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato di Komet Italia, ma la Sua passione per il prodotto si manifesta sempre nell’entusiasmo con cui presenta le novità. È questo il caso di ENDO PILOT, che sarà disponibile in Italia da Maggio. Può anticiparci qualcosa in merito?

“L’ENDO PILOT è un motore endodontico veramente “democratico”. Come è noto sono usciti negli ultimi tempi dei motori endodontici che lavorano anche in maniera reciprocante; si tratta di motori “chiusi” per quanto riguarda il movimento reciprocante stesso e costringono l’operatore ad acquistare un certo tipo di strumento endo per poter sfruttare tale caratteristica. Nel nostro caso invece il medico può programmare individualmente l’ENDO PILOT per farlo girare in qualsiasi direzione di lavoro: rotazione continua o reciprocante, sinistra/destra piuttosto che destra/sinistra o addirittura destra/destra o sinistra/sinistra. Il professionista può decidere i gradi di rotazione in un senso e in quello opposto. Inoltre può decidere l’intervallo tra una rotazione e quell’altra. Già questo fatto permette di capire quanta libertà d’azione abbia l’endodontista con l’ENDO PILOT rispetto ad altri motori in commercio. In più l’ENDO PILOT è un All in One, cioè consente tutta una serie di lavorazioni che in genere richiedono più dispositivi se non più macchine: rilevazione della lunghezza di lavoro utilizzando il manipolo stesso, quindi in qualsiasi momento, funzione di touch and heat, iniezione di guttaperca calda. Ci sono funzioni molto utili, come l’impostazione di sequenze di lavoro superpersonalizzate, utilizzando kit individuali composti da strumenti di più marche, oppure – cosa utilissima soprattutto in endodonzia –  la rilevazione del grado di usura di ciascun strumento. Comunque non voglio anticipare tutto, per creare una sana curiosità sul prodotto.”

 

Ci sono altri progetti in corso d’opera per il futuro di Komet che vuole / può anticiparci?  

“Sono ormai 24 anni che lavoro con KOMET e non c’è stato un anno in cui non siano uscite delle novità o dei progetti particolari. Potrei parlare di un nuovo magazzino ultramoderno per evadere fino a 2000 consegne al giorno, piuttosto che di nuove linee di prodotto o di nuovi strumenti. Tutti progetti in fase di realizzazione piuttosto avanzata. La cosa più importante è che chi usa KOMET si renda conto dell’incessante ricerca della qualità e dell’importanza del contatto diretto degli operatori con KOMET. Le tante novità del catalogo KOMET sono il frutto dei continui suggerimenti che riceviamo dagli utilizzatori di tutto il mondo. KOMET è una fabbrica di circa 900 persone e fin dal lontano 1923 non ha mai smesso di perseguire l’obiettivo di migliorare il migliorabile nel settore specifico della strumentazione rotante ed oscillante, per cui – anche senza scendere nei dettagli – posso garantire che le sorprese non mancano.

Grazie!”

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