La sedazione cosciente: un’esigenza per tempi che cambiano

La sedazione cosciente: un’esigenza per tempi che cambiano

Il perché della sedazione cosciente…
“Il mondo cambia, e con esso le esigenze, i bisogni e le offerte per cose che fino a ieri erano considerate accessorie e oggi sono indispensabili. I nostri pazienti non hanno più voglia o strumenti per gestire , digerire, accettare il dolore, lo stress della seduta odontoiatrica che non è più estemporanea per un’estrazione ma sempre più lunga e complessa anche grazie alla possibilità di riabilitazioni sempre più efficienti ma lunghe invasive e complesse.

I recenti studi di neurobiologia confermano che le esperienze negative e forti passano alle generazioni successive con una sorta di trascrizione nel codice genetico e alla luce anche di questo si comprende che la paura per le cure odontoiatriche ( che nel passato erano prevalentemente estrattive) è radicata ed ha bisogno di supporti anche esterni che non siano solo la razionalità. Il medico non è più il depositario delle conoscenze al quale obbedire , ma un compagno di viaggio che propone e consiglia, ma che deve conquistarsi la fiducia. (ecco perché la sedazione cosciente può essere di grande aiuto, ndr.)

Le tecniche di sedazione esistono da tempo , ma solo ora il professionista si ritrova in un tessuto sociale che non è più in grado di accettare nuovi stress oltre a quelli che vive nella quotidianità. (la sedazione cosciente è una tecnica a basso impatto emotivo e ad alta resa nel rilassare il paziente, ndr)

Questo è il tempo per un cambio di alcuni paradigmi e tra essi quello che non è più tollerabile resistere o sopportare, lo facciamo già tutti i giorni, come operatori o come pazienti.

Le tecniche di sedazione sono un valido ausilio per migliorare questa situazione assicurando al nostro paziente un esperienza positiva, ed a noi una grande fidelizzazione dello stesso, al nostro studio, sta noi capire se siamo pronti ad accogliere il mondo che cambia o a esserne travolti.”

Dr. Denis Poletto, Pordenone

Fonte: Tecno-Gaz News Nr. 17 – Marzo 2014