Affrontare il turismo odontoiatrico
“… mi viene chiesto frequentemente cosa rispondere alla domanda sul perché in alcuni paesi certe cure costano molto meno e la mia indicazione di comportamento è questa: - evitare di denigrare le cure: chi le pratica è un odontoiatra qualificato, non un abusivo, e (almeno per l’Europa) i dispositivi medici che vengono impiegati rispondono alla stessa normativa. Inoltre molti centri clinici esteri posseggono certificazioni di qualità internazionalmente riconosciute; molti Studi italiani invece non le posseggono e quindi non è prudente addentrarsi in un campo di valutazioni che potrebbero rivelarsi controproducenti - riconoscere che esiste certamente una differenza e che è dovuta ai minori costi che lo Studio estero deve sostenere - non paventare pericoli per la salute: oltre che deontologicamente scorretto (il dentista estero è un collega, non un delinquente) non è fondato su “allarmi” diramati dagli organi istituzionalmente preposti alla vigilanza sanitaria.
Chi legge fino a qui potrebbe pensare che queste argomentazioni sostengono il turismo odontoiatrico. Non è così: sono semplici regole di comunicazione. Difendere la professionalità non può basarsi su supposizioni che generano nell’ascoltatore un filtro di critica e lo inducono a dubitare della nostra obiettività. Bastano alcune considerazioni, fra buon senso e buona pratica clinica: - l’appropriatezza della soluzione terapeutica: nella fase decisionale il dentista di fiducia valuta le necessità cliniche e conosce i bisogni, le aspettative e la storia clinica del paziente. Può quindi consigliarlo approfondendo le varie soluzioni alternative senza l’inevitabile orientamento verso le sole applicabili in un arco di tempo necessariamente limitato quale quello della “vacanza odontoiatrica” - la minore invasività di cure che possono essere programmate. Un trattamento che deve invece concludersi in pochi giorni può richiedere una maggiore protesizzazione anche di situazioni che potrebbero essere conservate - l’assistenza dopo la cura: presso il proprio dentista è di routine, non richiede viaggi e conseguenti spese. È tempestiva in caso di necessità e qualunque problema si presenti può essere rapidamente risolto. - la garanzia sulle prestazioni: in Italia è regolamentata dalla legge. Anche in molti paesi europei, con la differenza, non di poco conto, che l’organismo decide è lontano e… parla un’altra lingua. Non ci si reca lontano in strutture non conosciute per un’otturazione, ma per riabilitazioni complesse che si fanno una volta nella vita. Rendere il paziente consapevole dell’importanza della sua scelta è molto più persuasivo di ogni altra argomentazione.“
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